Questa è una lettera aperta a Julia e Lena e a tutti i loro fan che le seguono da ormai quasi vent’anni…
Care Lena e Julia,
quando siete salite per la prima volta su un palco avevate l’età del vostro pubblico. Anzi, in alcuni casi eravate anche più giovani. Da subito, avete sconvolto, diviso la stampa e smosso la censura per le vostre performance e la vostra immagine.
I bellissimi video che hanno accompagnato le vostre canzoni sono stati oscurati, vietati e in molti casi non trasmessi anche dai maggiori network televisivi musicali. I baci, i sorrisi e la vostra complicità lasciavano capire senza ombra di dubbio che eravate felicemente lesbiche, in una relazione amorosa fresca e appassionata come la vostra gioventù.
A prescindere dal nostro orientamento sessuale, tutti noi adolescenti abbiamo accolto questa vostra sfrontatezza con entusiasmo, perché rappresentava un modo di dirci: “È tutto okay, potete essere quello che volete e anche se il mondo vi giudicherà i vostri sentimenti sono più importanti di qualsiasi cosa.”
La vostra lezione, vent’anni dopo
Non siete state solo due ragazze che si scambiavano baci vestite in abiti succinti, ci avete comunicato che essere se stessi ci fa ritrovare nuova
energia. Noi, che crescevamo tra mille dubbi, con una generazione di genitori poco propensa ad accettare orientamenti sessuali aperti o fluidi, che ci permettessero di esplorare i nostri sentimenti, liberi dalle costrizioni dei benpensanti.
A distanza di tanti anni, il vostro messaggio risuona come uno dei primi gridi di voglia di libertà. Ora siamo tutti più sereni e speriamo che per le nuove generazioni non sia più un problema assecondare e vivere le proprie inclinazioni sessuali.
Finzione o verità? Non importa…
Verso la fine del vostro percorso artistico come duo, importanti rivelazioni ci hanno fatto capire che i vostri atteggiamenti erano frutto di un’operazione di marketing: voi non eravate veramente in una relazione… Ma sapete cosa? Non importa. Come Lena ha recentemente dichiarato, anche se il vostro rapporto era una finzione, ha raggiunto un risultato incredibilmente vero: aiutare tutta la comunità LGBT, ma anche tutti gli altri ragazzi, a vivere serenamente i loro sentimenti.
Per questo vi vogliamo dire grazie, vi siamo riconoscenti.