Le t.A.T.u….e come è cambiato il modo di ascoltare musica

Il successo delle t.A.T.u. esplode in anni in cui la musica si ascoltava in radio, sui CD oppure in televisione, su canali dedicati o su trasmissioni a tema. MTV nasceva già nel 1981, ma per molto tempo non fu disponibile in Italia. Il successo dei video musicali, brevi corti realizzati per accompagnare le canzoni, aveva aperto la strada per una nuova forma di promozione musicale.

A partire dal 1983, la musica è entrata prepotentemente nei palinsesti televisivi, prima con DeeJay Television, programma pomeridiano in onda sulle reti Mediaset. Condotto da dj ormai diventati famosissimi, come Albertino, Linus, Gerry Scotti e Amadeus, questa creazione fortunata era una costola di Radio Deejay, tramite cui Claudio Cecchetto lanciò in Italia moltissimi artisti, anche internazionali.

Poi, nel 1984, iniziano le trasmissioni di Videomusic, ed è una vera rivoluzione. Un canale esclusivamente dedicato alla musica, che trasmetteva video a rotazione tutto il giorno. I video musicali diventano sempre più raffinati e indispensabili per la promozione discografica. Nel 2001 viene acquisita da MTV Italia.

Il successo passa dai social

Facendo un salto quantico, l’altra vera rivoluzione della diffusione mainstream della musica avviene nel 2005, quando nasce Youtube, che segue solo di un anno Facebook. I social iniziano a diventare un mezzo di comunicazione e condivisione importante e attraverso cui le popstar arrivano ai loro fan in modo immediato. Le t.A.T.u. erano già famosissime e l’arrivo di Youtube non ha fatto altro che confermarlo anche a chi ancora non le seguiva. Ad oggi, i video delle loro canzoni più celebri, All the Things She Said e All About Us hanno realizzato 206 e 92 milioni di visualizzazioni rispettivamente. E i numeri continuano a crescere, a dimostrazione che hanno ancora un grande seguito, in parte anche dovuto alle loro successive produzioni discografiche, anche da soliste.

Cos’è il live streaming

La musica on demand nasce nel 2006 con Spotify: adesso puoi scegliere cosa e quando ascoltare e hai a disposizione milioni di brani musicali al costo di un piccolo abbonamento mensile. Il mercato delle major crolla, ma gli artisti emergenti hanno più possibilità di venire notati, anche attraverso la crescente popolarità di Youtube.

Da qui al live streaming il passo è breve. Nata nel 2006 per i videogiochi, questa tecnologia permette agli utenti che si collegano a un sito o una pagina di guardare e commentare concerti ed eventi in tutto il mondo, rimanendo comodamente a casa. Inoltre, permette di interagire in tempo reale anche con gli altri utenti presenti, come ad esempio avviene nei casinò online di Unibet, dove il coinvolgimento nel gioco è assicurato: sembra di stare davvero intorno al tavolo con gli altri scommettitori, mentre il croupier segue le varie fasi di gioco.

Sempre connessi

Non solo musica: adesso possiamo seguire le nostre beniamine sui canali social, come Instagram e Twitter, per conoscere le loro ultime novità e condividere momenti della loro vita privata. Foto, stories e tweet vengono condivisi sulle piattaforme mobili delle app per tablet e smartphone. Possiamo creare una pagina su FB dedicata a Julia e Lena, oppure diventare membri dei tanti gruppi di fan intorno al mondo per scambiarci le nostre opinioni ed esperienze. Al giorno d’oggi le t.A.T.u. forse non calcano più con così tanta frequenza i palcoscenici mondiali, ma sono comunque molto attive.

La tecnologia a nostra disposizione ci permette di seguirle nelle varie fasi della vita professionale, ormai lunga quasi vent’anni. Sono ancora giovani, ma le loro doti artistiche si sono espresse non soltanto nella musica, ma anche nel cinema. Nel 2007 sono state protagoniste della pellicola You and I, presentata al Festival di Cannes, e che riscosse un notevole successo.

Sono state anche muse ispiratrici dello stilista di moda Mark Jacobs, noto per le sue campagne eccentriche. Poi c’è stato – vi ricordate? – un reality tutto dedicato a loro, che ce le ha fatte conoscere nella loro sfera privata, nella preparazione dei concerti e durante il lavoro in studio. Un modo per condividere un mondo di emozioni!